Era il 27 giugno del 1421 quando la Repubblica di Firenze acquistò dai Genovesi, per ben 100.000 fiorini, il Castello di Livorno.
Livorno in un dipinto di Giorgio Vasari del 1556
Il figlio di Cosimo I de' Medici, Francesco I diede impulso per l’ampliamento del borgo e nel 1575 diede incarico all'architetto Bernardo Buontalenti di progettare la pianta della nuova città di Livorno. Tale progetto prevedeva la costruzione di un centro abitato chiuso all’interno di una cinta muraria pentagonale, chiuso da possenti bastioni e fossati, che si integrava con il nucleo abitato preesistente.
Una copia del progetto del Buontalenti |
Nei primi anni del Seicento al cantiere dei fossi, diretto da Claudio Cogorano, lavoravano ben 2000 schiavi e 5000 contadini.
I lavoratori venivano reclutati con la“comandata”, che era semplicemente l’obbligo di prestare la propria opera e quella dei loro animali da soma. C’erano anche degli operai salariati con una paga miserrima che non gli permetteva neanche di mantenersi.
I lavoratori venivano reclutati con la“comandata”, che era semplicemente l’obbligo di prestare la propria opera e quella dei loro animali da soma. C’erano anche degli operai salariati con una paga miserrima che non gli permetteva neanche di mantenersi.
Una seconda importante modifica al progetto del Buontalenti portò all’aumento di aree edificabili all'interno della città, fu iniziata la costruzione del quartiere della Venezia Nuova.
Verso la fine del XVII secolo, un ulteriore accrescimento dell'abitato comportò la distruzione di parte della Fortezza Nuova e la creazione di altri canali all'interno del quartiere della Venezia, che divennero le principali arterie commerciali della città, tanto che lungo i corsi d'acqua si aprirono magazzini e depositi di merci; al contempo, l'ultimo tratto del preesistente Canale dei Navicelli fu deviato nello specchio d'acqua antistante alla Fortezza Nuova.
Stampa che riproduce la città di Livorno nel 1700 |
I fossi erano sottoposti ad una costante opera di salvaguardia e di pulizia. Basti pensare che sui loro fondali venivano coltivate le ostriche.
Era presente anche un sistema di cateratte con la funzione di migliorare il flusso delle acque e creavano una corrente naturale a miglioramento della navigabilità dei barconi.
Seguono immagini d’epoca e cercherò, prima possibile di scrivere un nuovo post con immagini dei giorni nostri.
Il ponte di Santa Trinità |
La Fortezza Vecchia e via San Giovanni |
Gli scali Saffi e gli scali Olandesi |
Il Pontino |
La dogana d'Acqua nel 1800 |
La caserma La Marmora |
Il ponte di marmo |
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