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Visualizzazione dei post da luglio, 2016

L'ANTICO SPEDALE DI S. ANTONIO A LIVORNO

Ripercorriamo la storia dell'antico ospedale di Livorno, il primo, che si trovava nella zona antistante il porto. Per il suo ampliamento fu utilizzato il Bagno dei Forzati e, successivamente, demolita una suggestiva area, sacrificando palazzi e mura impregnate di salmastro e storia. Vi riporto un articolo di Alceste Cristofani in Liburni Civitas del 1906.

IL "RISANAMENTO" DELLA CITTA' DI LIVORNO

Guardando le immagini della città di Livorno, le stampe della fine dell'ottocento o di inizio novecento, mi stringe il cuore nel vedere la parte più antica della nostra città. In particolare la zona antistante il porto, con quello che era il Bagno dei Forzati poi utilizzato per l'ampliamento dell'ospedale di S. Antonio, la piazza del Bertolla e l'incantevole via della Rosa Bianca. Demolite sotto la furia di un piccone che aveva l'ambizione di risanare, distruggendo la storia. La mia amarezza viene lievemente sollevata dal fatto che quanto non annientato dal piccone, sarebbe caduto per mano delle bombe pochi decenni dopo. Vi riporto un articolo di Francesco Sorbi in Liburni Civitatis , del 1906, pagg. 169 - 179, dal titolo Rinnovamenti Edilizi nell'antica Livorno.

L'EREMO DI SANTA MARIA DELLA SAMBUCA

Una passeggiata, anche se abbastanza impegnativa, in un luogo incantevole che consiglio a tutti di fare. Con un viaggio a ritroso nel tempo, tento di ricostruire le sue origini seppur oscure e contornate da strani eventi collegati ad apparizioni di demoni ed angeli.

DOLCE DI FARINA GIALLA

Ingredienti: 2 uova e 4 tuorli, 50 grammi di burro, 250 grammi di zucchero, 120 grammi di farina di mais, un bicchierino di cognac, 100 grammi di uvetta, 1 litro do uvetta, la scorza di un limone.

L'ABBATTIMENTO DEL RIVELLINO DEL CASONE E LA COSTRUZIONE DI PIAZZA CAVOUR

In una cartografia dell'epoca è visibile la parte Nord dell'attuale Piazza Cavour, occupata da Bastione del Casone "L' animo benigno del sovrano si volse presto a Livorno, e, fin dal 1829, fece por mano a tagliare ed abbattere il rivellino del Casone, ove furon fabbricate di poi le vaste abitazioni che vi si vedono. Sul fosso venne edificato un ponte (allargato da ambe le parti nel 1862), per mettere in comunicazione la Via del Casone con quella del bel subborgo che ebbe nome Via Leopolda (ora Ricasoli), e presso il medesimo ponte, dalla parte, interna, fu finita nel 1832 la nuova Porta Leopolda sulla quale leggevasi questa iscrizione: Munificentiae Leopoldi II M. E. D. ob ancia civium commercia urbis, aream laxatam, ponte et porta extructis."